Parashà di Vayakhèl: L’importanza di assorbire lo spirito che anima i Maestri di Torà
La Parashà della settimana inizia con il seguente versetto: “E Moshè convocò tutta l’assemblea dei figli d’Israele e disse loro: queste sono le cose che l’Eterno ha comandato di fare” .
Il Gaon di Vilna si chiede per quale motivo non erano sufficienti le parole “Che l’Eterno ha comandato”? Che cosa aggiungono le parole “di fare”? Egli spiega che la pratica delle Mitzwòt è più importante dello studio.
Citando un passo del Talmud, egli sottolinea che questo significa che frequentare con costanza la compagnia dei Maestri di Torà ed osservare il loro comportamento ha maggiore valore dello studio. “Di fare” sta quindi a sottolineare che quando un discepolo frequenta i grandi Maestri di Torà si rende conto di come essi applicano i loro insegnamenti. Con il solo studio invece ci si impiega molto tempo ad arrivare all’applicazione pratica degli insegnamenti ricevuti dovendo studiare tprima come prendere decisioni di Halakhà.
I Maestri insegnano che vi sono due benefici fondamentali nel frequentare i Maestri che rendono la pratica dei precetti superiore al loro semplice studio.
Il primo beneficio è che lo studio è più approfondito se si sta con i Maestri e la conoscenza delle decisioni halakhiche è più precisa. Anche quando un discepolo studia le regole in modo completo ma autonomo, non avrà una preparazione sufficiente per usare il suo sapere in modo pratico. Nelle decisioni di Halakhà, quando si tratta di decidere come comportarsi e come divulgare questi princìpi, vi sono continuamente nuove situazioni che richiedono conoscenze superiori a quelle teoriche e anche la capacità di saper valutare nuovi fattori che entrano in gioco, nonché una precisa conoscenza della situazione e, naturalmente, una profonda conoscenza delle fonti cui attingere per decidere. A questo livello si arriva solo quando si osserva come i nostri Maestri si comportano nelle varie situazioni, per cui, soprattutto al giorno d’oggi anche la conoscenza dello Shulchàn ‘Arùkh e delle decisioni di Halakhà ad esso posteriori non sono sufficienti per decidere come comportarsi di fronte a nuove situazioni, senza aver dedicato alcuni anni in compagnia dei grandi Maestri.
Il secondo beneficio è che stando vicino ai Maestri e osservando il loro comportamento ne assorbiamo lo spirito. Dal momento che tutti subiscono l’attrazione della società circostante, stare in compagnia dei Maestri è un metodo appropriato non farsi influenzare da essa.