Kedoshim

Essere “santi”,  qedoshìm, è l’invito, o la prescrizione fondamentale che dà il nome e il senso a tutta la parashà (ma anche alla nostra esistenza). I commenti spiegano che qadòsh significa essenzialmente separato, distinto. Ma da cosa? Qua ovviamente le risposte sono diverse. Una prima risposta è la separazione da ciò che è proibito. Quindi la norma dà un senso generale a tutte le proibizioni. Altri invece pensano che la norma non insiste sul proibito ma sul permesso, ponendo limiti anche in questa sfera. Perché malgrado l’abbondanza dei divieti si può ancora eccedere nell’ambito del permesso al punto di diventare navàl birshùt haTorà, “degenerato con il permesso della Torà”. Non si tratta del rifiuto dei beni del mondo ma della ricerca del giusto equilibrio nella costante ricerca della perfezione.