Sappiamo che la Torà non è un libro di storia e non è nemmeno solo un libro di Halachà che ci insegna come comportarci. La Torà trasmette degli insegnamenti che sono validi per tutte le generazioni. Anche le 10 piaghe che D-o mandò in Egitto racchiudono dei messaggi molto importanti ed attuali che vale la pena analizzare. In particolare tratteremo della nona piaga, quella del buio, di cui si narra nella Parashà della settimana.
Il buio durò 6 giorni (Rashì, Esodo 10;22) e divenne talmente fitto da essere palpabile ed impedire perfino i movimenti. Tuttavia, questa piaga non colpì gli ebrei, come dice il versetto “e tutti gli ebrei ebbero luce ovunque risiedevano (Esodo 10:23)”. Il versetto si può spiegare in due modi, come segue; la piaga del buio non colpì la zona di Gòshen dove gli Ebrei effettivamente risiedevano. Ma la specifica “ovunque risiedevano” lascia anche intendere che la piaga non ebbe alcun effetto sugli ebrei anche al di fuori di Goshen ed ovunque questi si trovassero avevano la luce.
Le due interpretazioni possono a loro volta essere lette in questa ottica: esiste una separazione tra “il sacro ed il profano” tra la luce ed il buio, così profonda da ammettere che da una parte ci possa essere luce (sacro) mentre dall’altra c’è il buio (profano) più profondo? Davvero la distinzione è così netta da essere visibile a chiunque? Se così fosse, verrebbe probabilmente minato il nostro libero arbitrio, dal momento che avremmo davanti le chiare conseguenze delle nostre scelte! Se luce e buio, bene e male, sono davvero così ben distinti, se il buio (gli aspetti negativi delle nostre scelte) è addirittura palpabile, come potremmo sbagliare così facilmente? Oppure sosteniamo che luce e buio possono coesistere e che sta a noi scegliere da che parte stare; questo comporta (secondo quanto sopra) che gli ebrei hanno la forza di portare luce ovunque si trovino, anche laddove il buio più profondo, il profano più assoluto mostra tutta la sua forza?
In qualunque modo analizziamo la questione, possiamo mettere tutto in relazione con il nostro ruolo nella vita quotidiana. Viviamo in un mondo di profondo buio spirituale, da cui sembra non esserci via di uscita. Ma in un modo o nell’altro, gli ebrei hanno il potenziale, per certi aspetti il dovere, di portare la luce anche laddove regna il buio più profondo, anche dove materialità e fisicità sembrano prevalere in modo assoluto.