Bereshìt

Dire della Parashà di Bereshìt che è complessa, è oltremodo riduttivo se non eufemistico.
Chiunque approcci questa prima parte della Torà, si trova davanti a domande ad ogni lettera che viene letta. I Maestri infatti ci spiegano che “non è affar nostro indagare sull’atto della Creazione”…
Il mondo viene creato, infine l’uomo (come? Quando?); Il Signore “riposa” e viene lo Shabbàt; ma subito prima di Shabbàt Adamo ed Eva trasgrediscono l’unico divieto loro imposto. I loro figli discutono animatamente, poi Caino uccide Abele. Ci sono persone che vivono quasi 1000 anni. La gente non è soddisfatta di ciò che il mondo offre loro, iniziano a comportarsi male “perchè questa è la loro natura” .Nasce Noè…
E ancora, non abbiamo detto nulla…
La Torà che è Maestra di vita che cosa vuole insegnarci con questi primi capitoli davvero complessi, ricchissimi di dubbi, domande e perplessità?
Ci sono a nostra disposizione bellissimi e profondissimi commenti che affrontano questi temi sotto numerose angolazioni…alcuni sono forse più complicati della domanda stessa.
Per cercare di capire “che non possiamo capire”, useremo uno di questi numerosi commenti: “perché la Torà comincia con la lettera BET e non con la ALEF”? Alcuni affermano che ALEF – UNO –  è solo il Signore; tutto il resto è duale.
Altri insistono sulla forma della lettera BET – ב – chiusa da tre lati ed aperta nel senso della scrittura.
Uno dei messaggi che questo approccio vuole trasmetterci è che il mondo creato da UNO assolutamente perfetto, completo ed eterno, è una realtà complessa la cui sorgente è al di fuori della nostra portata.
Per questo motivo, la lettera BET occluderebbe ciò che viene prima, mentre lascia aperta la comprensione  di ciò che viene dopo; le risposte che possiamo trovare sono tutte dalla prima lettera della Torà in poi. Sta quindi a noi studiare la Torà, interiorizzarne i messaggi, attivare le nostre facoltà per mettere in pratica ciò che la Torà ci chiede. Capiremo anche perché Dio crea un mondo imperfetto, come imperfetto è tutto ciò che non è UNO.