Balàk, re di Moàv, temendo di non essere in grado di difendersi militarmente da un eventuale attacco degli israeliti, un popolo giovane e di gente forte, consolidato da quarant’anni di vita nel deserto, e sostenuto dai miracoli dell’Eterno, aveva ingaggiato il mago Bil’àm per maledire Israele. Contrariamente agli ordini ricevuti, le prime parole di Bil’àm furono di benedizione e non di maledizione, e quindi Balàk protestò: “Cosa mi hai fatto? Ti ho ingaggiato per maledire i miei nemici e invece ecco che li hai benedetti”). Bil’àm tentò nuovamente di ricevere l’ispirazione che gli permettesse di maledire Israele, ma senza riuscirci tornò da Balàk e gli disse: “Dio non è un uomo che mente, né un figlio di Adamo che cambia idea; Egli ha mai detto qualcosa che non ha fatto o ha mai parlato senza mantenere la parola? Egli ha benedetto e io non posso ritirare la benedizione” .
Rashì scrive che Bil’àm intendeva dire a Balàk quanto segue: “Egli ha già giurato di portarli alla terra delle sette nazioni e di farla diventare loro proprietà, e tu pensi di poterli uccidere nel deserto?”.
Altri Maestri aggiungono: “talvolta un Re promette di fare un dono a un suo suddito e poi cambia idea e questo per quattro possibili motivi. Il primo motivo è che ha mentito. Il secondo, che ha cambiato idea per qualche ragione. Il terzo, che non ha mentito né ha cambiato idea, ma il suddito ha commesso una mancanza nei confronti del Re e non merita quindi di ricevere doni. Il quarto, infine, che non è più in grado di mantenere la promessa. Bil’àm disse che l’Eterno mantiene la parola perché non si può verificare nessuno dei quattro motivi citati.
Sappiamo anche che quando il Signore emana un decreto positivo, questo non può essere cambiato per nulla al mondo; viceversa un decreto negativo (Has VeShalom) può essere stralciato con la Teshuvà, la Tefillà e la Tzedakà.
Nella vicenda narrata nella nostra parashà è assolutamente evidente che il Signore aveva già decretato il bene per i figli d’Israele; leggendo bene il testo, infatti, non c’è nessuna presenza del Popolo, dal momento che essi erano completamente ignari di ciò che stava accadendo e Dio – per mantenere la Sua parola e rispettare il decreto da Lui emanato, agisce direttamente senza coinvolgere nessuno.