Vaikrà

Il libro di Vaikrà che con l’aiuto di D-O ci accingiamo ad iniziare questa settimana, è un Sefer dai contenuti molto particolari. Tratta infatti per la maggior parte delle Leggi che riguardano i Sacerdoti – Cohanim ed i sacrifici. Ai tempi del Santuario, tutta la vita ebraica si svolgeva attorno al Tempio ed era in quel luogo che gli ebrei si relazionavano con la Divinità e con gli aspetti più Santi dell’ebraismo.
E… oggi?
Abbiamo qualche possibilità di relazionarci con ciò che è Santo oppure la frenesia della vita di tutti i giorni non ci lascia spazio né tempo? Siamo eccessivamente materialisti, viviamo in una società diversa o semplicemente sono i tempi ad essere cambiati? C’è davvero qualcosa che ci impedisce una sana relazione con Lui, oppure siamo noi ad aver operato delle scelte consapevoli in questo senso?
Rabbi Shneur Zalman di Liadi (il fondatore del Chassidismo Chabad) ci propone un profondo insegnamento tratto dalle prime parole del libro di Vaikrà.
Uno dei primi versi recita : “…una persona di voi che desidera offrire un’offerta a D-O” (Vaikrà 1:2), con chiaro riferimento, anche in relazione a quanto segue, alla possibilità di portare al Tempio sacrifici animali. Ad una prima lettura sembra evidente che la Torah stia trattando un argomento molto particolare e di rilevanza solo per i tempi in cui il Santuario era in funzione (che speriamo tornino presto, Amèn.)
In realtà la parola ebraica che indica “offrire” e “offerta” (yakriv/korban), significa anche “avvicinarsi” e l’aggiunta delle parole “di voi” indica un chiaro riferimento a qualcosa di molto personale.
Rabbi Shneur Zalman dunque interpreta quanto sopra con riferimento al desiderio personale di avvicinarsi alla Divinità: “…se una persona di voi desidera avvicinarsi a D-O…”. Questo significa forse doversi immolare e sacrificarsi fisicamente? Assolutamente no, Has veShalom!
Con questa interpretazione, il Rabbi ci vuole insegnare che le persone non devono pensare esclusivamente al proprio tornaconto, ai propri benefici fisici, ma devono dedicare tempo, energie ed anche valori economici al benessere spirituale loro e di chi sta loro attorno.
Visto in questa prospettiva, tutto ciò che ha a che fare con il Tempio, i sacrifici ed il Sacerdozio, può essere di insegnamento morale, etico e di metodo di vita anche e soprattutto ai giorni nostri.