Mishpatìm

La Parashà di questa settimana tratta di tematiche che sembrano molto distanti dalla spiritualità di quella che la precede; oltre a toccare le leggi che oggi definiremmo civiche, uno dei temi centrali della Parashà di Mishpatim è quello relativo ai danni, procurati ad animali, persone fisiche od oggetti ed i relativi risarcimenti economici previsti per ognuno. Questi argomenti sono ampiamente discussi anche nel Talmud e si trovano in uno dei trattati più studiati in assoluto. Per quale motivo viene data tale enfasi a questioni tecniche e così “orizzontali” come i danni procurati al prossimo? Secondo alcuni il versetto dei Salmi che recita “allontanati dal male e fai il bene” potrebbe includere gran parte degli insegnamenti dell’ebraismo. E’ intuitivo come sia fondamentale “fare del bene”, per qualsiasi essere umano ed in particolare per l’ebreo. Nella Tradizione Ebraica è altrettanto rilevante allontanarsi dal male e in particolare fare molta attenzione a non procurare danni al prossimo, di qualsiasi natura essi siano.
I Maestri ci fanno però notare una differenza fra i due comportamenti; quando facciamo del bene, anche se non lo dimostriamo direttamente, ci aspettiamo una qualche ricompensa, fosse solo un ringraziamento. Tuttavia, quando ci si astiene dal fare del male, quando evitiamo di rubare o di procurare danni al prossimo, nessuno verrà ringraziato e nessuno si aspetta gratificazione alcuna. Eppure, è proprio grazie all’attenzione verso questi comportamenti che una società può esistere e progredire; le Leggi “orizzontali” sono quelle che ci consentono di abitare assieme di condividere di costruire una società civile, anche se nessuno ci ringrazia…