Contano anche le azioni più modeste!
A cura di Daniele Cohenca
Il primo versetto della nostra Parashà recita così: “e avverrà che quando ascolterete queste leggi, le osserverete e le metterete in pratica, il Signore tuo Dio manterrà fede al patto con te…”
Rashì si chiede a che cosa ciò si riferisce e risponde – citando un Midràsh – spiegando che si tratta di quelle Mizvòt che siamo soliti “calpestare” (‘akèv in ebraico è il tallone), quelle Mizvòt facili e comuni che osserviamo in modo superficiale proprio per la loro semplicità.
L’insegnamento di questo versetto è assolutamente straordinario: siamo per nostra natura portati ad occuparci “dei massimi sistemi”, di impegnarci laddove abbiamo più difficoltà, di pensare “in grande”…trascurando così quelle piccole azioni quotidiane che sono fondamentali per la nostra esistenza da Ebrei e che sono quelle che ci garantiscono che Dio rispetterà il suo patto!
La Torà infatti per questo verso usa la parola “Mishpatìm” che sta ad indicare quella categoria di precetti comprensibili a chiunque, prevalentemente che riguardano il rapporto tra le persone, ma che non dobbiamo trascurare nè tralasciare a favore di impegni (per noi) più elevati o dell’attesa di una maggiore ricompensa.
Non calpestiamo il nostro futuro!